YouTube SEO: mini guida per ottimizzare i video

Youtube SEO

YouTube è il secondo motore di ricerca più utilizzato nel mondo, i giovanissimi addirittura utilizzano più YouTube di Google per le ricerche online, ma non tutti – aziende e professionisti in primis – hanno dimestichezza con la materia o conoscono l’importanza dell’ottimizzazione SEO su YouTube.

 

Guida SEO YouTube: come ottimizzare i video.

Per molti è una cosa ovvia, qualcuno però non ci ha mai pensato: YouTube è un motore di ricerca come tutti gli altri, come Google o Bing, come Amazon oppure Ebay, quindi richiede lo stesso lavoro di ottimizzazione SEO di una qualunque pagina web, se vogliamo vedere i nostri video posizionarsi per primi nelle ricerche degli utenti, sia sulla nota piattaforma video, che su Google stesso.

 

Come fare SEO su YouTube?

Allo stesso modo in cui la facciamo su Google, prendendo in esame però le ricerche degli utenti sulla piattaforma, analizzando le parole chiave più utilizzate, studiando i competitor e mettendo in campo una strategia utile per il nostro business. Tra un contenuto video e uno testuale, a livello SEO cambiano gli strumenti, ma non la sostanza: l’ottimizzazione SEO della risorse si traduce in rilevanza per i motori di ricerca e visualizzazioni da parte degli utenti.

 

Keyword YouTube SEO: le parole chiave per i video

Il primo passo da fare per ottimizzare SEO il nostro canale YouTube è sicuramente studiare delle parole chiave relative al nostro business: quali parole scrivono gli utenti quando cercano la nostra nicchia di mercato? Con quali domande o frasi o parole possiamo farci trovare più facilmente? Ecco, rispondere a queste domande è importantissimo, ma non basta, perché se andiamo ad analizzare le ricerche fatte dagli utenti resteremo a bocca aperta, ci sono cose che non avremmo mai immaginato… Ecco un articolo utile sulla ricerca SEO.

Per capire quali sono le nostre parole chiave possiamo usare diversi strumenti. Per citarne qualcuno:

  • Google Keyword Planner, ovvero lo strumento di Google per la pianificazione delle parole chiave.
  • Google Trends, lo strumento di Mountain Valley utile per capire quali sono i trend di ricerca degli utenti su un dato argomento, divisi per aree geografiche e periodi temporali precisi. Favoloso il fatto che possiamo focalizzare le ricerche proprio su YouTube.
  • Keyword Everywhere è un’estensione utilissima, perché ci restituisce in tempo reale quali sono le parole chiave utilizzate in un video mentre lo stiamo guardando (o in una SERP, se cerchiamo qualcosa su Google). È perfetto per spiare i competitor.
  • YouTube: sì, la piattaforma stessa è nostra alleata, perché il completamento automatico nella barra di ricerca ci fornisce indizi e idee per nuove keyword da utilizzare.
  • SEOZoom, con lo strumento “Scopri keyword” ci consente di trovarne tantissime nuove keyword partendo da una parola chiave scelta da noi, focalizzandoci soltanto sul motore di ricerca di YouTube.

 

Una volta completata la nostra ricerca di parole chiave, analizzati i competitor online più forti e capito che cosa c’è e che cosa manca sulla piattaforma riguardo al nostro settore, possiamo procedere con l’ottimizzazione dei video. Ecco passo passo come fare la cosiddetta YouTube SEO.

 

SEO tags YouTube: l’importanza dei metadati.

Come Google, anche YouTube è in grado di capire di cosa stiamo parlando: legge le immagini e identifica oggetti e persone all’interno dei video, etichettando così il nostro lavoro e stimando il grado di rilevanza che avrà per la ricerca da parte degli utenti. Detto questo, dobbiamo ugualmente ottimizzare i metadati al momento del caricamento del video sulla piattaforma. Ecco come fare:

  • Fondamentale ottimizzare il titolo del video, perché rappresenta il metadato più importante e soprattutto perché è il primo momento di contatto con l’utente che sta cercando materiale utile alla sua ricerca. Un buon titolo include la parola chiave principale del nostro video e al tempo stesso riassume bene l’argomento che trattiamo. Attiriamo gli utenti, ma senza esagerare con i titoli acchiappa-click, e soprattutto studiamo bene keyword e competitor. E ovviamente teniamoci sotto la soglia dei 60 caratteri.
  • L’ottimizzazione SEO della descrizione del video è altrettanto importante: abbiamo a disposizione ben 1.000 caratteri per raccontare agli utenti il contenuto del video, ma i primi 100 sono i più visibili (visibili anche nell’anteprima), quindi concentriamo all’inizio le parole chiave più pertinenti e con volume di ricerca più alto, i link utili oppure la call to action.
  • I tag dei video sono le parole chiave che appaiono nel codice sorgente. Detta in modo semplice, sono ciò che comunichiamo alla piattaforma per descrivere il contenuto di un video. Personalizziamoli: oltre alla descrizione (es. “come sistemare le luci in cucina” o “sbucciare una mela senza mani”) possiamo inserire anche il nome della nostra azienda e il nome delle persone che appaiono nel filmato.
  • YouTube è un social network, e come in tutti i social gli hashtag sono importanti per permettere agli utenti di trovare i nostri video. Sono una novità (più o meno) di YouTube, utilizziamoli al meglio e avremo un vantaggio sui nostri competitor che usano la piattaforma da più tempo.
  • Il tempo di visione e il coinvolgimento (like e commenti) degli utenti non sono propriamente e tecnicamente fattori SEO, ma per YouTube sono chiari indicatori di qualità: questo significa che più utenti (e per più tempo) guardano i nostri video, più la piattaforma ci premia. In base agli insight di analytics (su YouTube Studio) possiamo capire cosa va e cosa non va nei nostri video: se per esempio gli spettatori scappano subito dopo o durante l’introduzione, forse dobbiamo rivederla. Stesso discorso con i like, i commenti e le iscrizioni al canale: incoraggiamo gli utenti a partecipare e a interagire.

 

Ottimizzare SEO YouTube significa anche condividere.

Ottimizzare video per YouTube significa anche promuovere la visione dei nostri contenuti su altre piattaforme o altri luoghi virtuali, su tutti i social, la newsletter, il nostro sito web e il blog. La condivisione dei contenuti premia le visualizzazioni; le visualizzazioni a loro volta premiano il ranking dei nostri contenuti, che vengono così giudicati interessanti dai motori di ricerca. Anche questa, in un modo o nell’altro, è SEO. Oltre ai soliti social network come Facebook, Instagram, Twitter, TikTok e altri, pensiamo alle  nicchie di settore vicine alla nostra, oppure ai social meno conosciuti, seppur generalisti, come Quora. Ovviamente senza spammare.

 

YouTube SEO?

YouTube è il social network più utilizzato al mondo, è il secondo motore di ricerca dopo Google, è uno strumento di marketing potentissimo per la nostra attività, ma come tutti gli strumenti deve essere usato nel modo migliore.  Contattaci e affida i tuoi contenuti a un copywriter, se vuoi far crescere la tua visibilità online. Altrimenti che ci stai a fare su internet?

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