Con il Decreto Legislativo 7 marzo 2023 n.26 è stato recepito in Italia il contenuto della c.d Direttiva Omnibus, provvedimento europeo (Direttiva n.2161/2019) finalizzato a una migliore applicazione e modernizzazione delle norme relativa alla protezione dei consumatori in funzione, specialmente, di un maggior livello di trasparenza.
Come approfondiremo di seguito, tali provvedimenti disciplinano aspetti importanti per molti siti web di e-commerce, incidendo tra i principali temi su contenuti quali la comunicazione dei prezzi (in particolare nei momenti di riduzione degli stessi) e la gestione delle recensioni.
Come cambia la comunicazione dei prezzi sul sito e-commerce con la Direttiva Omnibus?
In relazione al primo aspetto, il D.lgs 26/23 modifica il Codice del Consumo (D.lgs 206/2005) introducendo l’Articolo 17 bis, rubricato “annunci di riduzione di prezzo”. L’Art 17 prevede che ogni annuncio di riduzione di prezzo indichi il prezzo precedente più basso applicato dal professionista nei 30 giorni prima della riduzione di prezzo (disposizione che non trova attuazione per i prodotti agricoli e alimentari deperibili). Per i prodotti che sono stati immessi sul mercato da meno di 30 giorni, il professionista è tenuto ad indicare il periodo di tempo a cui il prezzo precedente fa riferimento (con eccezione dei c.d. “prezzi di lancio”).
Sul sito di e-commerce dovrà inoltre essere chiaramente rappresentato all’utente se il prezzo sia stato personalizzato sulla base di un processo decisionale automatizzato, dunque se il prezzo che il consumatore vede sia conseguenza di una attività di profilazione fondata sul suo comportamento on line.
Come devono essere gestite le recensioni dei prodotti con la Direttiva Omnibus?
In tema di recensioni, tra le informazioni rilevanti da fornire ai consumatori, all’Art 22 del Codice del Consumo è aggiunto il comma 5 bis. Tale disposizione prevede che se un professionista fornisce l’accesso alle recensioni dei consumatori sui prodotti, sono considerate rilevanti le informazioni che indicano se, e in quale modo, il professionista garantisca che le recensioni pubblicate provengano da consumatori che abbiano effettivamente acquistato o utilizzato il prodotto.
In tema di recensioni, quali pratiche commerciali sono considerate ingannevoli?
Con la Direttiva Omnibus, la normativa ha inoltre ampliato l’elenco delle pratiche commerciali considerate ingannevoli, prevendo come tali:
– fornire risultati di ricerca in risposta a una ricerca online del consumatore senza che sia chiaramente indicato ogni eventuale annuncio pubblicitario a pagamento o pagamento specifico per ottenere una classificazione migliore dei prodotti all’interno di tali risultati;
– indicare che le recensioni di un prodotto sono inviate da consumatori che hanno effettivamente utilizzato o acquistato il prodotto senza adottare misure ragionevoli e proporzionate per verificare che le recensioni provengano da tali consumatori;
– inviare, o incaricare un altro soggetto a inviare recensioni di consumatori false o falsi apprezzamenti, oppure a fornire false informazioni in merito a recensioni di consumatori o ad apprezzamenti sui social media, per promuovere prodotti.
Quali aspetti devono essere dunque modificati nel proprio sito e-commerce?
A tali rilevanti modifiche normative introdotte dalla Direttiva Omnibus, consegue la necessità per l’azienda di porre particolare attenzione alle proprie condizioni di vendita e alla gestione delle recensioni, nell’ottica di una maggiore trasparenza nei confronti dei consumatori.
Le modifiche introdotte con il il Decreto Legislativo 7 marzo 2023 n.26 prevedono anche il richiamo, per le ipotesi di violazione della norma, a rilevanti sanzioni amministrative per la cui applicazione tuttavia l’Autorità competente prenderà in considerazione anche criteri quali, ad esempio, natura, gravità, entità e durata della inosservanza e la condotta del professionista sia in merito alla violazione in essere che a precedenti infrazioni.
