Che cosa sono le parole chiave LSI e quando si usano?

parole chiave lsi

Partiamo dalla base: LSI significa latent semantic Indexing, ovvero parole collegate a una KW perché rilevanti per semantica. Per fare un esempio, se la KW è “gelato”, le parole chiave LSI saranno “gelatiera”, “ricetta” e “bimby”. Attenzione però, perché non si tratta di sinonimi, ma di parole che sono in stretta relazione con la KW principale, parole per le quali dovremmo pensare di posizionarci, perché Google ormai valuta il contesto del contenuto e la pertinenza di tutto il testo.

La notizia però, è che le LSI “non esistono” – se lo dice SemRush in questo articolo c’è da crederci. Google valuta l’argomento, il contesto e le parole chiave correlate, ma è stata proprio l’azienda di Mountain View a confermare che le LSI sono una leggenda quando parliamo di indicizzazione. Questo però non significa che non dobbiamo usare KW correlate alla principale, o KW a coda lunga: per favorire il posizionamento nella SERP è fondamentale considerare anche quella che viene definita indicizzazione semantica latente. Anche queste è SEO.

 

Parole chiave LSI e indicizzazione semantica latente.

Abbreviata in LSI, parliamo di una tecnica che identifica la relazione tra le parole in termini di contesto (torniamo all’esempio del gelato alla crema). La LSI serve dunque per scovare la relazione latente (potremmo quasi definirla “nascosta”) tra le parole, utile per completare le informazioni di un testo o di un argomento.

Il dibattito sulle KW LSI, in realtà, non ha molto senso: è ovvio che in una pagina web dobbiamo scrivere ciò che il lettore si aspetta dal suo intento di ricerca, e che è bene utilizzare tutte le parole semanticamente correlate alla KW principale, ma al tempo stesso è plausibile che Google utilizzi le tecniche di LSI per capire di che cosa stiamo parlando.  Plausibile ma non probabile, per due motivi: il primo (come abbiamo già detto) è che Google stesso ha smentito la faccenda, e il secondo è che ormai la LSI è una tecnica superata.

 

Come funzionano le parole chiave LSI?

Se la pura e semplice corrispondenza dei termini non funziona, perché le parole hanno diversi significati (sempre “gelato” può essere un sostantivo oppure un aggettivo), la relazione semantica tra le parole diventa fondamentale. Non per forza, però, attraverso la tecnica della LSI.

Quando parliamo di relazione semantica entra in gioco il contesto: sono proprio le parole correlate semanticamente a definire di che cosa stiamo parlando. Per esempio, con le parole Mosca e mosca, intese come capitale della Russia e insetto, saranno tutte le altre parole intorno a far capire a Google se si tratta di un articolo sui viaggi all’est Europa o di entomologia.

Lo stesso discorso vale non soltanto per le parole all’interno di un singolo testo, ma anche nella relazione tra le varie pagine di un sito web, che avranno parole semanticamente correlate ai vari contenuti.

 

Come trovare le parole semanticamente correlate?

  • Analizzando le ricerche correlate di Google on fondo ai risultati di ricerca.
  • Osservando il completamento automatico di Google nella stringa di ricerca.
  • Attraverso i tool SEO che abbiamo a disposizione.

 

E allora, a cosa servono le parole chiave LSI?

Insomma, se le tecniche e le parole chiave LSI non sono utilizzate ufficialmente da Google per il posizionamento, è anche vero che Google stesso analizza la relazione tra le parole in termini di contesto (ovvero le parole con significato correlato) per capire di che cosa parla una pagina.

Quindi: se vogliamo migliorare la pertinenza dei nostri contenuti, utilizziamolo le parole semanticamente correlate, ma ricordiamoci sempre che scriviamo prima per le persone, e poi per i motori di ricerca.

Oppure compiliamo il form di seguito e affidiamoci a un copywriter che si occupa di SEO, per i testi del nostro sito e per gli articoli del nostro blog.

 

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