Come essere in prima pagina su Google?

Come essere in prima pagina su Google

Esistono 2 strade per essere in prima pagina su Google: la SEO e la SEA Il primo è un processo di ottimizzazione per i motori di ricerca basato sulla qualità del sito e dei contenuti che ospita, il secondo è advertising, pubblicità a pagamento che funziona come un’asta. Ecco come essere in prima pagina su Google.

 

Perché voglio essere in prima pagina di Google?

Prima di approfondire SEO e SEA diamo un’occhiata ad alcune statistiche aggiornate al 2023 (le abbiamo riprese da questo articolo di seooriented.it)

  • Dalla Pandemia, quindi dal 2020, le ricerche sul web sono aumentare di circa il 60%.
  • In Italia il 96% degli utenti utilizza Google come motore di ricerca.
  • Ogni giorno, il 15% delle ricerche di Google sono nuove, ovvero sono parole o frasi mai cercate da nessuno.
  • Le domande degli utenti a Google con “dove comprare” o “vicino a me” sono quadruplicate negli ultimi due anni.
  • I primi 5 risultati di ricerca che restituisce Google rappresentano circa il 70% dei clic, di cui il 32% è appannaggio del primo risultato.
  • Lo 0,78% degli utenti di Google fa clic sui risultati della seconda pagina di ricerca.

 

Il valore della SEO su Google.

SEO è l’acronimo di search engine optimization, ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca. Non approfondiremo questo argomento oltremodo, se ti interessa puoi leggere questo articolo su come funziona l’ottimizzazione SEO oppure quest’altro su come migliorare il posizionamento SEO su Google. Per il momento, possiamo limitarci a dire che la SEO è lo strumento che pupo farci arrivare in prima pagina di Google senza spendere soldi in pubblicità. Come? Costruendo – oppure ottimizzando, se lo abbiamo già – il nostro sito web nel migliore dei modi, sia da un punto di vista tecnico che dei contenuti testuali, immagini e video. Ricordiamoci che il 94% dei clic sulla SERP va ai risultati organici (fonte: Search Engine Watch).

Lasciamo perdere il lato tecnico, molto complesso, roba per programmatori e sviluppatori, e concentriamoci sui contenuti: Google ci chiede contenuti interessanti e utili per gli utenti, che siano scritti seguendo le sue linee guida e che rispondano nel miglior modo possibile alle domande degli utenti. Insomma, ci chiede di rendere felici e soddisfatti i suoi clienti. Per fare questo, dobbiamo capire che cosa vogliono e chi sono i clienti di Google che sono affini al nostro business e potrebbero diventare anche nostri clienti, produrre contenuti interessanti e attrarre questi utenti verso di noi. Il motore di ricerca ci premierà per questo. Ecco come posizionarsi in prima pagina su Google con la SEO.

 

SEA e pubblicità su Google.

SEA sta per search engine advertising, ovvero pubblicità sui motori di ricerca. Tutto molto semplice: compriamo la pubblicità e Google ci fa apparire tra i primi risultati, in prima pagina. Esistono due diverse forme di pubblicità, quella degli annunci e quella display (ovvero i banner pubblicitari che appaiono all’interno dei siti), ma ora concentriamoci sugli annunci, che funzionano come vere e proprie aste: Google valuta la qualità del nostro sito web e ci chiede quanto siamo disposti a pagare per ogni clic di un utente che arriva sul nostro sito web. In base alla combinazione di questi fattori (qualità e disponibilità economica) ci posiziona prima o dopo i nostri competitor – o non ci posiziona affatto.

Come già detto, la pubblicità a pagamento è PPC, ovvero pay per click: paghiamo un tot per ogni clic che un utente fa sulla pagina di Google per arrivare al nostro sito web. Alcuni clic costano pochi centesimi, altri possono arrivare a decine di euro, dipende dalla parola chiave per la quale Google ci posiziona. Sembra più complesso di quanto non sia, ora vediamo un esempio.

 

Esempio di ottimizzazione SEO.

Noi di Webwecan vendiamo (anche) consulenze SEO per tutte le aziende che vogliono posizionare il loro sito web in prima pagina di Google. Quindi: per avere visibilità organica sul motore di ricerca dovremo attirare tutti gli utenti che cercano informazioni sulla SEO, sul posizionamento dei siti web, sul posizionamento organico e così via. Per fare questo, una volta ottimizzato il nostro sito lato tecnico, produciamo contenuti utili e interessanti per gli utenti e per i motori di ricerca (ad esempio gli articoli sul nostro blog). Se siamo bravi, Google posizionerà i nostri contenuti (le pagine web del nostro sito) in alto nella SERP e gli utenti ci troveranno facilmente, quindi ci contatteranno per avere informazioni o per acquistare i nostri servizi di consulenza SEO.

 

Esempio di pubblicità a pagamento su Google.

Restiamo sempre all’interno del nostro esempio di Webwecan: vogliamo sponsorizzare un nostro servizio di consulenza legale per la formulazioni di contratti digitali legati al mondo degli e-commerce. Non dobbiamo fare altro che vedere quanto costa un clic per le parole chiave che ci interessano e andare sulla piattaforma pubblicitaria di Google, ovvero Google Ads. Per esempio, la parola chiave “contratti digitali” ha un costo per clic, al momento, di 0,83$. Questo significa che qualcuno ha offerto minimo 0,83$ per apparire in prima pagina su Google con questa keyword – oppure molto di più, ma la seconda offerta era di 0,82$. Morale della favola: diciamo a Google quanto siamo disposti a pagare per apparire tra i primi risultati per quella parola chiave e se la cifra è sufficiente (e il nostro sito funziona bene, ovvero ha un buon punteggio di qualità per Google) saremo accontentati. Ogni inserzionista infatti viene valutato dal motore di ricerca con due fattori: la qualità del percorso utente sul nostro sito e il budget che siamo disposti a offrire. Ecco la guida di Google su ranking e qualità degli annunci.

 

SEO e pubblicità a pagamento quale scegliere?

SEO e pubblicità a pagamento su Google sono strumenti di marketing molto diversi, anche se a una prima occhiata portano lo stesso risultato. Non esiste meglio o peggio, perché la SEO porta risultati a medio e lungo termine che ci posizionano bene agli occhi degli utenti per molto tempo, la SEA al contrario funziona come un interruttore: accende subito la luce sul nostro sito web, ma quando smettiamo di pagare è di nuovo buio all’istante.

La combinazione di questi due strumenti spesso rappresenta la formula vincente, ma ogni azienda è un mondo a sé e ogni mercato è un universo, quindi è necessario valutare caso per caso quale strategia di marketing adottare. Contattaci e capiamo insieme di quale strumenti ha bisogno il tuo business.

articoli che ti potrebbero interessare