Più che cosa è il target, dovremmo chiederci chi è il target per la nostra attività. Ogni business infatti ha uno o più (di solito più) destinatari ideali: enti, aziende o persone interessate ai nostri prodotti o servizi, ovvero la fascia commerciale di potenziali acquirenti. La parola “target” non a caso significa “bersaglio”: dobbiamo vedere il nostro target come l’obiettivo da centrare, la direzione esatta verso cui indirizzare la nostra comunicazione.
A quale target è rivolto il messaggio pubblicitario?
Ecco la prima domanda da fare: in base alla risposta saremo in grado di creare un contenuto adatto, scegliere i canali di trasmissione giusti e modulare la nostra comunicazione per raggiungere e centrare l’obiettivo ottimizzando le risorse e massimizzando i risultati. Perché difficilmente il target è un’entità distinta, molto spesso è formato da più soggetti che raggruppiamo insieme in base a caratteristiche comuni che ci interessano, di natura geografica, anagrafica, sociale o altro ancora, tenendo conto di variabili come il processo di acquisto dei clienti, il mercato di riferimento e i nostri competitor diretti e indiretti.
Come definire il target market?
L’analisi del target di mercato è la fase più importante del nostro lavoro, perché da qui dipende l’esito della nostra strategia: possiamo mettere in piedi la comunicazione migliore del mondo, ma se abbiamo sbagliato target sarà tutta fatica sprecata. L’analisi del target di mercato aiuta a comprendere meglio i bisogni, i desideri e i comportamenti di acquisto del pubblico di destinazione, quindi ci permette ci inserirci all’interno della customer journey, ovvero del processo di acquisto del cliente, e creare strategie di marketing più efficaci per raggiungere il pubblico giusto nel modo giusto, al momento giusto.
- Identificare il pubblico di destinazione, ovvero definire chi sono i potenziali acquirenti del prodotto o del servizio che offriamo. Questo può essere fatto attraverso ricerche e analisi di mercato, analisi demografiche e psicografiche.
- Comprendere i bisogni del pubblico di destinazione, i desideri e i problemi. Ciò può essere fatto attraverso interviste, sondaggi e analisi dei dati.
- Studiare il comportamento dei nostri potenziali acquirenti al momento della valutazione e della scelta di acquisto, del ritorno e della fidelizzazione. Di tutte le fasi della customer journey.
- Una volta identificato il target, dobbiamo segmentarlo ulteriormente in gruppi omogenei. In questo modo possiamo personalizzare ulteriormente le strategie di marketing per ciascun gruppo in modo efficace.
- È importante studiare la concorrenza e capire come si posiziona sul mercato rispetto ai prodotti o servizi che offre, individuare punti di forza o di debolezza dei competitor, ma soprattutto spazi di marcato all’interno dei quali possiamo inserirci.
- Infine dobbiamo scegliere i canali di comunicazione più adatti per raggiungere il nostro target: social media, posta elettronica, pubblicità online, ricerca organica…
- Per ultimo non dimentichiamo il monitoraggio dei risultati, per valutare l’esito delle nostre strategie di marketing, capire se, quando e dove stanno funzionando, e migliorare le performance della nostra comunicazione.
Come definire il proprio target?
Dobbiamo studiare, intervistare i nostri clienti, spiare i nostri competitor, fare ricerche e soprattutto rispondere nel modo corretto a moltissime domande. Per esempio:
- Chi sono e quali caratteristiche hanno in comune i nostri clienti?
- Dove vivono?
- Quanti anni hanno?
- Sono uomini o donne?
- Che lingue parlano?
- Sono single, fidanzati o sposati?
- Hanno figli?
- Quale titolo di studio hanno?
- Che lavoro fanno?
- Hanno appena vissuto o devono vivere un evento importante?
- Quali sono i loro interessi e che cosa fanno nel tempo libero?
- Quali sono i loro problemi/bisogni?
- Come funziona il loro processo di acquisto?
- Quando cercano i nostri prodotti/servizi o quelli dei nostri competitor?
- Dove si informano i nostri clienti riguardo ai nostri prodotti/servizi?
- Quali sono le informazioni che chiedono prima di acquistare?
Target e consumatori non sono la stessa cosa.
Ricordiamoci che non sempre il target della nostra comunicazione corrisponde al consumatore del nostro prodotto o servizio. Questa differenza è evidente per esempio nel settore dei prodotti per la prima infanzia: il target è la mamma, il consumatore è il neonato. Ma non sempre la differenza è così netta o lampante. Per esempio, studiando il target di riferimento di un cliente che vende pacchetti di guida in pista di supercar, abbiamo capito che il target non era di sesso maschile (come era facile ipotizzare), bensì di sesso femminile: gran parte dei clienti erano ragazze che facevano un regalo al fidanzato. O ancora, esistono prodotti/servizi che devono intercettare sia il cliente che il consumatore, nello stesso momento e con lo stesso messaggio: è il caso dei cereali per la prima colazione, acquistati dai genitori e consumati dai bambini, ma scelti da entrambi, insieme.
L’importanza del target per un’azienda.
Il target è tutto per il successo del nostro business: individuiamo le nostre buyer personas, ovvero le nostre tipologie di acquirenti-tipo segmentate per tutti i fattori che abbiamo visto, e orientiamo nel modo migliore ogni aspetto della nostra comunicazione: contenuti, canali e analisi dei risultati. La definizione del target è il primo passo di ogni strategia di comunicazione: contattaci e affrontiamo insieme questo percorso, verso il successo del tuo business.