In poche parole e comprensibile a tutti: fare SEO significa ottimizzare i nostri contenuti presenti sul web in modo tale da essere fra i primi risultati nelle ricerche di Google.
Con una metafora ancora più comprensibile: se noi fossimo un prodotto e il web fosse un supermercato, fare SEO significherebbe fare in modo di farsi trovare sul primo scaffale e ad altezza occhi da chi cerca proprio quel prodotto.
L’obiettivo della SEO è quindi quello di farci trovare il più facilmente possibile dall’utente che cerca su internet quello che noi possiamo offrirgli.
Il vantaggio della SEO intelligente.
Se la comunicazione digitale è fondamentale per trovare nuovi clienti, creare relazioni con i nostri contatti e tenere il passo con i competitor, non tutte le imprese e i professionisti hanno la possibilità di allocare un budget considerevole per le strategie digitali di posizionamento e comunicazione. Questo porta a due considerazioni: la prima è che molti dei nostri competitor non saranno forti sul web; la seconda è che dobbiamo aguzzare l’ingegno e trovare una soluzione low cost che porti buoni risultati.
Freelance 1 – Agenzia 0
Non ci sono dubbi: un freelance costa meno (molto meno, spesso) rispetto a una web agency, e offre un lavoro di qualità anche migliore. Perché un freelance non è altro che un soggetto che avrebbe potuto lavorare in agenzia ma ha deciso di mettersi in proprio – e collabora anche con le agenzie, da esterno. Le web agency ormai sono indicate soltanto per le aziende enormi, perché devono ammortizzare, quindi farsi pagare, anche tutti quei costi di struttura che un freelance non ha. Senza contare che molto spesso le agenzie delegano a collaboratori esterni i lavori, così l’imprenditore andrà a pagare due soggetti invece di uno.
Consigli per le imprese che vogliono fare SEO e hanno a disposizione poco budget.
Verticalizzare la propria offerta.
Partiamo dal presupposto che, nel mercato infinito del web, imprese e professionisti devono necessariamente specializzarsi in una nicchia, a meno che non si chiamino Amazon o Esselunga. La nicchia di mercato è il primo passo per differenziarsi dalla concorrenza, quindi per emergere con più facilità e usare le tecniche della SEO senza spendere un capitale.
Come scegliere le keyword giuste su cui lavorare?
Aziende e professionisti devono avere ben chiaro il posizionamento dei loro prodotti o servizi, capire quelli sono quelli su cui hanno più margine e che vogliono spingere, ed essere guidati così nella ricerca delle parole chiave da usare sul web, analizzando volumi di ricerca e siti dei competitor: soltanto in questo modo riusciremo a capire se è conveniente investire in pubblicità e comunicazione, e da quale angolo attaccare il mercato.
Aumentare la visibilità d professionisti e imprese sul web.
L’obiettivo della comunicazione e del marketing è proprio questo: aumentare la visibilità, far conoscere i prodotti e trovare nuovi clienti. La strada migliore, quando parliamo di piccole e medie imprese con attività locali, o di professionisti, è quella della local marketing: trovare parole chiave utili per le ricerche geo-localizzate (es. parrucchiere Firenze, ristorante sushi Oltrarno, vivaio Siena).
Al tempo stesso, ovviamente, le attività locali dovranno essere presenti su Google Maps e Google MyBusiness (ecco la pagina ufficiale di Google MY Business).
Una possibilità interessante, in questo senso, è rappresentata anche dalle landing page geo-localizzate, il cui dominio sarà prodotto/servizio+luogo.
Per fare SEO dobbiamo definire degli obiettivi precisi in base al budget e capire se il ROI (ritorno sull’investimento) sia conveniente o meno. Soltanto a questo punto possiamo mettere in atto la nostra strategia SEO per aumentare le vendite e salutare dall’alto della SERP i nostri competitor.
Per capire se la SEO può essere utile al tuo business – e per fare SEO – compila il form in fondo alla pagina e regalati una chiacchierata con un professionista della comunicazione digitale.