Secondo il rapporto relativo all’anno 2023 sull’email marketing nel mondo, e in particolare in Italia (fonte: GetResponse), questo potente strumento di marketing si rivela sempre più prezioso per le strategie comunicative delle imprese
I numeri dell’email marketing in Italia
Per cominciare, diamo qualche numero sulla situazione italiana.
- Il tasso medio di apertura delle email è del 31,86%, ma varia molto in base al settore di riferimento, quindi al pubblico target e all’oggetto delle nostre email.
- La percentuale di clic media sui tasti presenti nelle email è del 2,05%. Come per il punto precedente, il valore varia molto in base ai fattori già elencati.
- Il tasso medio di annullamento dell’iscrizione alle email è dello 0,13%;
- Il tasso medio inserimento in spam delle email è inferiore allo 0,01%;
- La frequenza media di rimbalzo (non arrivo a destinazione) delle email è del 2,07%. Questo accade soprattutto con liste di indirizzi di posta elettronica poco aggiornati.
Nella tabella qui sotto invece possiamo vedere i dati divisi per settore:
Quando inviare le email commerciali e le newsletter?
La domanda che tutti ci facciamo: a che ora e quali giorni della settimana è meglio inviare le nostre comunicazioni? Il report dell’email marketing 2023 risponde anche a questo. Dai dati, abbiamo visto che i giorni migliori per l’invio di email sono il martedì e il giovedì (mentre la maggior parte degli invii avviene di mercoledì e venerdì), perché i tassi di apertura delle email e di clic sulle call o action sono più alti (soprattutto il martedì). Per quanto riguarda gli orari in cui è meglio inviare le email, pare che i momenti della giornate con i tassi di apertura e di clic maggiori siano le 5 del mattino e le 21, seguiti dalle 12 e dalle 17 (ma abbiamo il sospetto che questi dati si riferiscano allo stile di vita americano, non italiano).
L’oggetto della comunicazione nelle campagne di email marketing
Esaminando la relazione tra la lunghezza della riga dell’oggetto dell’e-mail e i tassi di apertura medi, capiamo che conviene tenerci tra i 200 e i 260 caratteri per entrambe le metriche, nonostante la stragrande maggioranza dei messaggi abbia una lunghezza dell’oggetto tra i 20 e i 90 caratteri. Restando nel campo oggetto della email, affrontiamo un discorso molto dibattuto: emoji sì, emoji no. Ebbene, vince il sì (ma la maggior parte delle email di marketing inviate non ce l’ha). Discorso simile per quanto riguarda la personalizzazione della riga oggetto con il nome del destinatario, ma risultati meno dissimili.
Per quanto riguarda invece la correlazione tra l’uso di alcune parole nelle righe dell’oggetto dell’e-mail e i risultati della campagna di email marketing, vediamo che parole come infografica, svendita, vendita, newsletter, eventi, aggiornamento, potente, avanzato, comune, noi, anno e idea raggiungono buoni risultati rispetto ad altri termini.
Altre cose che abbiamo capito sull’email marketing.
Tra le considerazioni va che sono emerse analizzando i dati del report sull’email marketing 2023, abbiamo inoltre capito che:
- I video di YouTube inseriti nelle email presentano un alto tasso di visualizzazione (Open rate 36.68%, Click through 3.32%, Click to open 9.05%).
- Le email di benvenuto sono davvero molto importanti, perché vengono sempre aperte e spesso (circa il 37% delle volte) le persone cliccano sulla CTA presente all’interno.
- Le email che contengono immagini performano molto meglio di quelle che contengono soltanto testo.
- La dimensione della lista di contatti ai quali inviamo le nostre comunicazioni è inversamente proporzionale ai risultati raggiunti: più è grande la prima, minori sono i risultati.
Se vuoi approfondire l’argomento, parliamo dell’importanza e dei vantaggi dell’email marketing all’interno delle strategie di marketing e di comunicazione aziendali in questo articolo. Se invece preferisci capire come e quando l’email marketing possa portare benefici per la tua azienda, contattaci oggi stesso.
